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Business Model e SREP: il ruolo del CRO e del CFO

9 Giu, 2020 | Regolamentazione e norme

 

 

                                    

 

 

 

 

I lavori del Position Paper, predisposto da un Gruppo di Lavoro congiunto AIFIRM – APB, “Business Model e SREP: il ruolo del CRO e del CFO ” (di seguito “Position Paper”) hanno preso
avvio con l’obiettivo di analizzare i modelli di business delle banche alla luce Guidelines on the revised common procedures
and methodologies for the supervisory review and evaluation process (SR  EP) and supervisory stress testing (Final Report
EBA /GL/2018/03).
Tali Linee Guida descrivono, infatti, le modalità con le quali i regulators (in Italia BCE e Bankit) valutano la solidità delle
Banche nel processo SREP che si basa, come è noto, su quattro pilastri di analisi: il modello di business, la governance, la
capitalizzazione e la liquidità.
Dal confronto con i regulators sui quattro citati temi di analisi scaturiscono le SREP Letters che, tra l’altro, impongono gli
obiettivi di patrimonializzazione per le singole banche; tale aspetto ha portato il tema della valutazione del Business model
all’attenzione dei CRO, tenuto anche conto che la tassonomia di valutazione proposta dall’EBA si presta alle analisi logichematematiche tipiche del risk management.
La consapevolezza che i temi di Business Model non facciano parte dell’usuale terreno di competenza del CRO ha portato,
a valle della I Convention AIFIRM Regione Lazio tenutasi su questo tema all’Università Sapienza di Roma nel giugno 2018, a
creare una Commissione congiunta con APB grazie ad un accordo raggiunto tra Maurizio Vallino (direttore AIFIRM) e Bruno
Maineri (Presidente APB).
Il Presente Position Paper, pertanto, riassume le due view: quella più consolidata ed orientata al mercato dei Pianificatori
e quella più giovane ed orientata al confronto con la Vigilanza dei Risk Managers.
Per dare completezza al lavoro abbiamo fatto lo sforzo di unire in un unico lavoro i due aspetti e, come evidente, abbiamo
scoperto di avere tassonomie e strutture definitorie differenti che affondano le radici in due terreni non contigui quali quelli
del confronto con il mercato (la Pianificazione) e quello del confronto con i regulators (il Risk Management).
Nel dettaglio la Parte 1 rappresenta la cultura della Pianificazione mentre le Parti 2 e 3 rappresentano la cult

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